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Le assaggiatrici
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Giovedì 10 Aprile ore 21:00
Sabato 12 Aprile ore 21:00
Domenica 13 Aprile ore 18:00
Domenica 13 Aprile ore 21:00
TRAMA
Rosa scopre subito che il villaggio, apparentemente tranquillo, nasconde un segreto: all’interno della foresta con cui confina, Hitler ha il suo quartier generale, la Tana del Lupo. Il Führer vede nemici dappertutto, essere avvelenato è la sua ossessione. Una mattina all’alba Rosa viene prelevata, assieme ad altre giovani donne del villaggio, per assaggiare i cibi cucinati per lui. Divise tra la paura di morire e la fame, le assaggiatrici stringeranno tra loro alleanze, amicizie e patti segreti.
Rosa, la berlinese, fatica a farsi accettare. Ma quando finalmente vince la diffidenza verso di lei, accade qualcosa che la farà sentire in colpa. Un ufficiale delle SS, contro ogni razionalità e a dispetto di sé stessa, risveglia in lei l’amore. O forse il semplice bisogno di sentirsi viva, nonostante tutto.
CRITICA
Le Assaggiatrici è dunque un film femminista? Non esattamente, perché la vicenda di un pugno di ragazze di campagna costrette a ingurgitare cibo come oche da paté è la "piccola storia" che serve a narrare la "grande storia", o anche il "piccolo pennello" con cui dipingere un grande affresco. Un po’ come accadeva ne La zona di interesse, il "mostro" è vicino, anzi vicinissimo, ma si sente un animale in gabbia e sa che il suo sogno di gloria non si realizzerà, calpestato dai robusti scarponi dell’Armata Rossa. Non vediamo mai il Führer nel film di Soldini, che preferisce restare nell'intimità della narrazione. I suoi occhi sono quelli di Rosa "la berlinese", guardata con sospetto dalle altre e poi accettata perché compagna di sventura.
Si gioca quasi tutto intorno a un tavolo da pranzo Le Assaggiatrici, fra la paura delle protagoniste di essere avvelenate e una sorellanza che si fa sempre più forte. Controllate a vista, diventano pian piano un nucleo compatto, mentre fuori il tempo scorre e una stagione lascia spazio alla successiva. Silvio Soldini lavora sul tempo del film e nel film, concentrandosi sulla progressiva presa di coscienza dell’orrore perpetrato dal Nazismo. Mentre le posate si muovono rapide sui piatti di ceramica, l’illusione collettiva si prepara a svanire, e ancora una volta alle donne viene chiesto di stare zitte. (recensione di Carola Proto - Comingsoon.it)
La misura del dubbio
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Venerdì 11 Aprile ore 21:00
Cineforum '25
Genere: Drammatico Anno: 2024 Regia: Daniel Auteuil Attori: Daniel Auteuil, Sidse Babett Knudsen, Isabelle Candelier, Suliane Brahim, Grégory Gadebois, Florence Janas, Gaëtan Roussel, Aurore Auteuil Paese: Francia Durata: 115 min
TRAMA
Da quando ha fatto assolvere un assassino recidivo, l’avvocato Jean Monier (Daniel Auteuil) non accetta più casi di giustizia penale. L’incontro con Nicolas Milik (Grégory Gadebois), padre di famiglia accusato dell’omicidio della moglie, lo tocca profondamente e fa vacillare le sue certezze. Convinto dell’innocenza del suo cliente, è disposto a tutto pur di fargli vincere il processo in corte d’assise, ritrovando in questo modo il senso della sua vocazione.
CRITICA
Daniel Auteuil riesce, con una sapiente regia, con un'efficace sceneggiatura e con una memorabile interpretazione, a dipanare il filo della matassa, ma forse questo non sarà sufficiente per la sua coscienza. La giustizia è appesa a un filo. E la presunzione magari non ammette prova contraria, ma è comunque obbligatoria(www.mescalina.it)
L'alba dell'impressionismo. Parigi 1874
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Martedì 8 Aprile ore 21:00
Mercoledì 9 Aprile ore 21:00
La Grande Arte al Cinema
Genere: Documentario Anno: 2024 Paese: Gran Bretagna Durata: 90 min
Il 15 aprile 1874 apriva a Parigi la prima mostra impressionista. «Affamati di indipendenza», Monet, Renoir, Degas, Morisot, Pissarro, Sisley, Cézanne avevano deciso di trasgredire le regole organizzando la loro mostra, al di fuori dalle vie ufficiali: nasceva così l’impressionismo. Per celebrare questo epocale anniversario, il Museo d’Orsay ha presentato circa 130 opere, volgendo uno sguardo nuovo e attento alla data considerata come anno di nascita delle avanguardie. Ma cosa accadde esattamente nella primavera 1874 nella ville lumière e quale senso si può dare oggi a un’esposizione di 150 anni fa diventata ormai leggendaria? Attraverso le sale della mostra, L’Alba dell’Impressionismo. Parigi 1874 ripercorre le circostanze che hanno spinto 31 artisti – di cui solo sette sono oggi universalmente famosi – a riunirsi per esporre insieme le proprie opere. Il clima del periodo era quello di un dopoguerra che seguiva due conflitti: la Guerra franco-tedesca del 1870, quindi un violento conflitto civile. In questo contesto di crisi, gli artisti ripensano la propria arte ed esplorano nuove strade. Un piccolo «clan dei rivoltosi» dipinse scene della vita moderna o paesaggi dai colori chiari e dal tocco eseguito con brio e per lo più abbozzati all’aperto. Come notò un osservatore, «quello che sembrano ricercare prima di tutto, è l’impressione». All’inizio questi pittori erano degli outsider disprezzati e squattrinati. Ma proprio il 1874 fu l’anno che cambiò tutto: i primi impressionisti furono coloro che ruppero gli schemi esponendo circa 200 opere appese su pareti rivestite di lana bruno-rossastra nello studio del fotografo Nadar. Quel giorno il mondo dell’arte si apprestava a cambiare per sempre.
Ma cosa portò a quella prima mostra rivoluzionaria? Chi erano le personalità anticonformiste che brandivano i loro pennelli in modo così radicale e provocatorio? La spettacolare mostra del Musée d’Orsay evidenzia le contraddizioni e la ricerca infinita della creazione contemporanea e offre uno sguardo completamente rinnovato su questa straordinaria vicenda di passione e ribellione. La storia questa volta non è raccontata da storici e curatori, ma dalle parole di coloro che furono testimoni dell’alba dell’impressionismo: gli artisti, la stampa e i cittadini di Parigi. Prodotto da Phil Grabsky per Exhibition on screen, L’Alba dell’Impressionismo. Parigi 1874 è realizzato in collaborazione con il Musée d’Orsay e la National Gallery of Art di Washington D.C.
Il nibbio
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Giovedì 03 Aprile ore 21:00
Sabato 05 Aprile ore 21:00
Domenica 06 Aprile ore 18:00
Domenica 06 Aprile ore 21:00
Genere: Biografico, Drammatico, Thriller Anno: 2025 Regia: Alessandro Tonda Attori: Claudio Santamaria, Sonia Bergamasco, Anna Ferzetti, Biagio Forestieri, Andrea Giannini, Beniamino Marcone, Maurizio Tesei, Antonio Zavatteri, Hossein Teheri, Jerry Mastrodomenico, Massimiliano Rossi, Vanni Bramati, Alessandro Coccoli, Beatrice De Mei, Silvia Degrandi, Marta Giovannozzi, Yonov Joseph, Walter Lippa, Robert Madison, Fethi Nouri, Alessandro Pacioni, Lorenzo Pozzan, Tommaso Ricucci, Paola Roberti, Lirco Tahoun, Diego Verdegiglio Paese: Italia, Belgio Durata: 109 min
TRAMA
Il Nibbio racconta i ventotto giorni precedenti i tragici eventi del 4 marzo del 2005, quando Nicola Calipari, Alto Dirigente del SISMI, sacrificò la propria vita per salvare quella della giornalista de “il manifesto” Giuliana Sgrena, rapita in Iraq da una cellula terroristica. Il film intreccia azione e umanità, ricordando un uomo che ha messo tutto in gioco per il valore della vita. Il suo omicidio resta ancora senza colpevoli.
CRITICA
Con il linguaggio del genere spy-thriller Il Nibbio rende agile e carica di tensione la cronaca degli ultimi 28 giorni di Nicola Calipari e si interroga sul significato dell’eroismo e del sacrificio. Affidandosi al talento di Claudio Santamaria, il film di Alessandro Tonda ci racconta il Calipari uomo e quindi padre e marito, avvicinando ancora di più lo spettatore al protagonista. Lo stile di regia è sobrio e non da action americano e anche Sonia Bergamasco e Anna Ferzetti sono completamente a fuoco. (Carola Proto - Comingsoon.it)
Noi e loro
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Venerdì 4 Aprile ore 21:00
Cineforum ‘25
Genere: Drammatico Anno: 2024 Regia: Delphine Coulin, Muriel Coulin Attori: Vincent Lindon, Sophie Guillemin, Benjamin Voisin, Stefan Crepon, Édouard Sulpice, Franco Provenzano, Arnaud Rebotini Paese: Francia Durata: 110 min
TRAMA
Pierre, padre single e strenuo lavoratore, cresce da solo i suoi due figli. Ma mentre Louis, il più giovane, avanza facilmente nella vita, Fus, il maggiore, cerca a fatica il suo posto in un mondo che sembra volerlo rifiutare e si avvicina a movimenti violenti e razzisti, agli antipodi dei valori paterni, con conseguenze dirompenti. Le acclamate registe Delphine e Muriel Coulin dirigono con affetto e precisione un dramma familiare intenso, attuale e coinvolgente, un film d’attori e di emozioni capace di parlare a più generazioni con un monumentale Vincent Lindon (Coppa Volpi a Venezia 81) e il talento fresco e versatile di Stefan Crepon (Peter von Kant) e Benjamin Voisin (Illusioni perdute).
CRITICA
Noi e loro è un film solido e ricco di idee che mette il dito nella piaga di uno dei fenomeni più controversi e preoccupanti del nostro presente. Qualcosa con cui avremo a che fare per molto tempo ancora. (cineforum.it)
The Brutalist
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Sabato 29 Marzo ore 20:30
Domenica 30 Marzo ore 17:00
Genere: Drammatico Anno: 2024 Regia: Brady Corbet Attori: Adrien Brody, Felicity Jones, Guy Pearce, Joe Alwyn, Raffey Cassidy, Isaach De Bankolé, Stacy Martin, Alessandro Nivola, Ariane Labed, Michael Epp, Emma Laird, Jonathan Hyde, Peter Polycarpou Paese: Gran Bretagna, USA, Ungheria Durata: 215 min
TRAMA
Fuggendo dall’Europa del dopoguerra, l’architetto visionario László Toth arriva in America con l’obiettivo di ricostruire la sua vita, il suo lavoro e il suo matrimonio con la moglie Erzsébet, dopo essere stati separati durante la guerra a causa di confini mutevoli e regimi oppressivi. Da solo in un paese sconosciuto, László si stabilisce in Pennsylvania, dove il ricco e influente industriale Harrison Lee Van Buren riconosce il suo talento nell’arte di costruire. Ma potere e eredità hanno un prezzo molto alto…
CRITICA
Un'esperienza cambiò per sempre la vita di un architetto celebre, realmente esistito e raccontato nel nuovo e ambizioso film del regista americano più "europeo" che ci sia, l'ex attore Brady Corbet. Ebreo ungherese, László Tóth, sopravvissuto insieme alla moglie ai campi di concentramento in The Brutalist viene raccontato nella sua avventura di migrante in cerca del sogno americano, fra il mecenatismo dell'aristocrazia capitalista della costa est, illuminata eppure pronta all'abuso di potere, e l'ossessione materica per delle nuove creazioni che sembrano riportarlo sempre alle linee soffocanti dell'esperienza nei campi. Notevole, con una prima metà pienamente convincente e una seconda che perde un po' la bussola del racconto e della misura. Cinema puro, in ogni caso, pieno di stimoli. (Mauro Donzelli - Comingsoon.it)
September 5 - La diretta che cambiò la storia
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Giovedì 27 Marzo ore 21:00
Domenica 30 Marzo ore 21:00
Genere: Drammatico Anno: 2024 Regia: Tim Fehlbaum Attori: Peter Sarsgaard, John Magaro, Ben Chaplin, Leonie Benesch, Georgina Rich, Corey Johnson, Marcus Rutherford, Zinedine Soualem, Benjamin Walker, Daniel Betts Paese: Germania Durata: 91 min
TRAMA
"September 5 – La diretta che cambiò la storia" racconta il momento cruciale che ha trasformato per sempre il modo di fare informazione in diretta.
Ambientato durante le Olimpiadi di Monaco del 1972, il film ripercorre la trasformazione improvvisa del team di ABC Sports, passato da una tranquilla copertura sportiva alla cronaca in tempo reale del sequestro degli atleti israeliani da parte di un gruppo terroristico. Al centro della storia c’è Geoff (John Magaro), un giovane produttore deciso a farsi strada sotto la guida del leggendario Roone Arledge (Peter Sarsgaard). Con l’aiuto di Marianne (Leonie Benesch), interprete tedesca, e del suo mentore Marvin Bader (Ben Chaplin), Geoff si muove tra le sfide tecniche e le scelte morali di una diretta che ha segnato la storia della televisione.
CRITICA
Come un episodio di The Newsroom espanso e ambientato a Monaco nel 1972, per raccontare il massacro che ha sconvolto le Olimpiadi e il mondo. Sarebbe una definizione calzante, ma semplicistica per un film, September 5, che gioca con intelligenza con la ricostruzione storia, con le tematiche etiche del giornalismo, con questioni politiche sono ancora, purtroppo, di scottante attualità e - forse sopratutto - con faccende simbolico-filosofiche che, dall'atto di terrorismo, arrivano a parlare del peso e del ruolo delle immagini.
Quel che è ancora più importante, però, è che September 5 fa tutto questo rispettando le esigenze del cinema e dello spettatore: è ben scritto, ben girato e ottimamente recitato. Menzioni speciali a John Magaro e Leonie Benesch. (Federico Gironi - Comingsoon.it)
Leggere Lolita a Teheran
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Venerdì 28 Marzo ore 21:00
Cineforum '25
Genere: Drammatico Anno: 2024 Regia: Eran Riklis Attori: Golshifteh Farahani Paese: Italia, Israele Durata: 108 min
TRAMA
Nei due decenni successivi alla rivoluzione di Khomeini, mentre le strade e i campus di Teheran erano teatro di violenze tremende, Azar Nafisi ha dovuto cimentarsi in un’impresa fra le più ardue, e cioè spiegare a ragazzi e ragazze esposti in misura crescente alla catechesi islamica una delle più temibili incarnazioni dell’Occidente: la sua letteratura. Il risultato è uno dei più toccanti atti d’amore per la letteratura mai professati – e insieme una magnifica beffa giocata a chiunque tenti di interdirla.
CRITICA
I libri sono da sempre grandi nemici dei regimi tirannici, con il loro cocciuto e meraviglioso potere di aprire le menti e ridicolizzare le intolleranze. Lo conferma questa storia tanto personale da essere definita "a memoir in books", memorie attraverso i libri, quando Leggere Lolita a Teheran uscì nelle librerie vent'anni fa, diventando presto un grande successo da noi e in molta parte del mondo. Ecco ora un adattamento, coprodotto dall'Italia e diretto da un israeliano, Eran Riklis. Conferma della ricchezza di chi guarda e ascolta anche il vicino, si nutre della potenza di una storia e di un popolo che commuovono per energia e coraggio, ma anche delle tre magnifiche protagoniste, a partire da Golshifteh Farahani. (Mauro Donzelli - Comingsoon.it).
Il seme del fico sacro
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Giovedì 20 Marzo ore 21:00
Sabato 22 Marzo ore 21:00
Domenica 23 Marzo ore 18:00
Domenica 23 Marzo ore 21:00
Genere: Drammatico Anno: 2024 Regia: Mohammad Rasoulof Attori: Soheila Golestani, Missagh Zareh, Setareh Maleki, Mahsa Rostami, Niousha Akhshi, Reza Akhlaghirad, Shiva Ordooie Paese: Iran Durata: 167 min
TRAMA
Teheran. I festeggiamenti per la promozione di Iman a giudice istruttore del Tribunale della Guardia Rivoluzionaria coincidono con il movimento di protesta popolare a seguito della morte di una giovane donna. Iman è alle prese con il peso psicologico del suo nuovo ruolo. Mentre le sue figlie, Rezvan e Sana, sono scioccate e, allo stesso tempo, elettrizzate dagli eventi, la moglie Najmeh cerca di fare del suo meglio per tenere insieme la famiglia. Quando Iman scopre che la sua pistola d’ordinanza è sparita, sospetta delle tre donne. Spaventato dal rischio di rovinare la sua reputazione e di perdere il lavoro, diventa sempre più paranoico e inizia, in casa propria, un’indagine in cui vengono oltrepassati tutti confini, uno dopo l’altro…
CRITICA
Prima di tutto, Il Seme del Fico Sacro, è un ottimo esempio di cinema fra dramma e paranoia, lungo quel crinale scosceso in cui facilmente piccole situazioni apparentemente marginali possono portare una famiglia a deragliare completamente, portando con sé una figura patriarcale che evidentemente rappresenta anche il sistema di potere dei mullah, paranoico e chiuso all’esterno, lontano da ogni esigenza e richiesta di un popolo giovane e vitale, sempre più stufo di accettare imposizioni che restringono la sfera di ogni libertà, privata e ancora più pubblica. Se il nucleo di prima organizzazione di ogni società è la famiglia, Rasoulof racconta di un padre, di una madre e moglie e delle tre giovani figlie, impegnate fra scuola superiore e università. (Mauro Donzelli - Comingsoon.it)
Lea
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Venerdì 21 Marzo ore 21:00
Cineforum '25
Serata a ingresso gratuito in collaborazione con Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie
Genere: Drammatico Regia: Marco Tullio Giordana Attori: Vanessa Scalera, Linda Caridi, Alessio Praticò, Mauro Conte, Antonio Pennarella Paese: Italia Durata: 100 minuti
TRAMA
La vera storia di Lea Garofalo, la donna che seppe opporsi allo strapotere della mafia a costo di morirne, e di sua figlia Denise, minorenne all'epoca dei fatti, che testimoniò contro il padre, mandante dell'omicidio.
A Real Pain
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Giovedì 13 Marzo ore 21:00
Sabato 15 Marzo ore 21:00
Domenica 16 Marzo ore 18:00
Domenica 16 Marzo ore 21:00
Genere: Commedia, Drammatico Anno: 2024 Regia: Jesse Eisenberg Attori: Kieran Culkin, Jesse Eisenberg, Will Sharpe, Daniel Oreskes, Kurt Egyiawan, Jennifer Grey, Ellora Torchia, Liza Sadovy Paese: USA Durata: 90 min
TRAMA
I cugini David e Benji, molto diversi tra loro, si riuniscono per un viaggio in Polonia per onorare la loro amata nonna. L'avventura prende una piega inaspettata quando le vecchie tensioni tra i due riaffiorano, sullo sfondo della storia della loro famiglia.
CRITICA
Jesse Eisenberg, alla sua opera seconda, racconta la storia di due cugini che partono per un viaggio alla scoperta del dolore: della storia con la s maiuscola, della loro storia familiare e anche del loro rispettivo dolore privato e singolare. Un character study sulle nostre strategie di sopravvivenza e di difesa di fronte all’universale esperienza del dolore connaturato all’esistenza. Eisenberg si propone come una sorta di Woody Allen per millennial, più nevrotico, più ruvido e molto più pessimista; ma in mezzo c'è dell'altro, e non tutto torna. Anche perché l'impressione che, a dispetto del viaggio fisico che porta i protagonisti dagli USA alla Polonia e ritorno, quello psicologico sia decisamente meno lungo e approfondito. (Federico Gironi - Comingsoon.it)
Finalement
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Venerdì 14 Marzo ore 21:00
Cineforum 2025
Genere: Commedia, Musicale, Sentimentale Anno: 2024 Regia: Claude Lelouch Attori: Kad Merad, Sandrine Bonnaire, Françoise Fabian, Elsa Zylberstein, Victor Meutelet, Clémentine Célarié, François Morel, Michel Boujenah Paese: Francia Durata: 127 min
TRAMA
In un mondo sempre più folle, Lino, un uomo che aveva tutto, tra famiglia, successo e carriera, sente che sta perdendo l’equilibrio. Decide di lasciarsi tutto alle spalle e vagare, ricercato, per la Francia vestendo prima i panni di un prete destituito, di un regista di film per adulti, di un trombettista per rendersi conto alla fine, dopo una serie di incontri a dir poco strampalati, che tutto quello che accade nella vita è un bene.
CRITICA
Il cineasta francese si lascia andare a un bilancio a cuore aperto, nel desiderio, forse impossibile, di trovare un equilibrio tra l’amore e la libertà. E regala sorrisi e lacrime. (sentieriselvaggi.it)
Bridget Jones. Un amore di ragazzo
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Giovedì 6 Marzo ore 21:00
Sabato 8 Marzo ore 21:00
Domenica 9 Marzo ore 18:00
Domenica 9 Marzo ore 21:00
Genere: Commedia, Drammatico, Sentimentale Anno: 2025 Regia: Michael Morris Attori: Renée Zellweger, Leo Woodall, Emma Thompson, Isla Fisher, Hugh Grant, Chiwetel Ejiofor, Jim Broadbent, Shirley Henderson, Nico Parker, Sally Phillips, Celia Imrie, James Callis, Joanna Scanlan, Gemma Jones, Leila Farzad Paese: Gran Bretagna, USA Durata: 124 min
TRAMA
Bridget è di nuovo sola, rimasta vedova quattro anni prima quando Mark è stato ucciso in una missione umanitaria in Sudan.
Ora è una madre single, impegnata a crescere da sola Billy, di nove anni, e Mabel, di quattro, trovandosi in uno stato di limbo emotivo e affrontando la vita con l'aiuto dei suoi fedeli amici e persino del suo ex amante, Daniel Cleaver. Pressata dalla sua "Famiglia Urbana" - Shazzer, Jude e Tom, la sua collega di lavoro Miranda, sua madre e la sua ginecologa Dr. Rawlings - a intraprendere un nuovo percorso nella vita e nell'amore, Bridget torna a lavorare e prova persino a usare le app di incontri, dove presto viene corteggiata da un uomo più giovane e affascinante. Nel tentativo di bilanciare lavoro, famiglia e amore, Bridget affronta il giudizio delle mamme perfette a scuola, si preoccupa per Billy che soffre per l'assenza del padre e si imbatte in una serie di incontri imbarazzanti con il razionale insegnante di scienze di suo figlio.
CRITICA
Il quarto film con protagonista Bridget Jones conserva la comicità di situazione dei tre capitoli precedenti introducendo però una nota malinconica, che è esattamente quel che ci vuole per raccontare un’età e un momento della vita in cui si fanno i conti con il tempo che passa e le generazioni che si succedono. Senza il suo Marc Darcy, l’ex trentenne single e paffutella si aggrappa al suo inguaribile ottimismo e ci insegna che solo l’autoironia ci salverà. Bridget Jones: Un Amore di ragazzo ha dalla sua anche una delicatezza che ha conquistato Hugh Grant e farà commuovere il pubblico, felice di fare un salto all'indietro nel tempo e di scoprire che Bridget è rimasta una "ragazza". (Carola Proto - Comingsoon.it)
Sotto il cielo grigio
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Venerdì 7 Marzo ore 21:00
Cineforum ‘25 - A seguire incontro con Arianna Prevedello
Genere: Drammatico, Biografico Anno: 2024 Regia: Mara Tamkovich Attori: Palina Chabatarova, Valentin Novopolskij, Aliaksandra Vaitsekhovic Paese: Polonia Durata: 81 min
TRAMA
Bielorussia, 2020. Dopo le elezioni truccate da Lukašenko, si susseguono grandi manifestazioni di protesta. La giornalista anti-regime Lena trasmette in diretta la brutale repressione di una manifestazione pacifica e viene rintracciata da un drone della polizia. Nonostante ciò, continua la trasmissione e viene arrestata. Il marito di Lena, Ilya, si prepara a un’evacuazione d’emergenza all’estero, ma il regime non ha intenzione di lasciarla andare. Tratto da una storia vera.
CRITICA
Con il suo carico di impegno civile, porta con sé un soffocato dolore che sembra raccogliere l’eco di Green Border. Brava la protagonista Aliaksandra Vaitsekhovich. (sentieriselvaggi.it)