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The Brutalist
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Sabato 29 Marzo ore 20:30
Domenica 30 Marzo ore 17:00
Genere: Drammatico Anno: 2024 Regia: Brady Corbet Attori: Adrien Brody, Felicity Jones, Guy Pearce, Joe Alwyn, Raffey Cassidy, Isaach De Bankolé, Stacy Martin, Alessandro Nivola, Ariane Labed, Michael Epp, Emma Laird, Jonathan Hyde, Peter Polycarpou Paese: Gran Bretagna, USA, Ungheria Durata: 215 min
TRAMA
Fuggendo dall’Europa del dopoguerra, l’architetto visionario László Toth arriva in America con l’obiettivo di ricostruire la sua vita, il suo lavoro e il suo matrimonio con la moglie Erzsébet, dopo essere stati separati durante la guerra a causa di confini mutevoli e regimi oppressivi. Da solo in un paese sconosciuto, László si stabilisce in Pennsylvania, dove il ricco e influente industriale Harrison Lee Van Buren riconosce il suo talento nell’arte di costruire. Ma potere e eredità hanno un prezzo molto alto…
CRITICA
Un'esperienza cambiò per sempre la vita di un architetto celebre, realmente esistito e raccontato nel nuovo e ambizioso film del regista americano più "europeo" che ci sia, l'ex attore Brady Corbet. Ebreo ungherese, László Tóth, sopravvissuto insieme alla moglie ai campi di concentramento in The Brutalist viene raccontato nella sua avventura di migrante in cerca del sogno americano, fra il mecenatismo dell'aristocrazia capitalista della costa est, illuminata eppure pronta all'abuso di potere, e l'ossessione materica per delle nuove creazioni che sembrano riportarlo sempre alle linee soffocanti dell'esperienza nei campi. Notevole, con una prima metà pienamente convincente e una seconda che perde un po' la bussola del racconto e della misura. Cinema puro, in ogni caso, pieno di stimoli. (Mauro Donzelli - Comingsoon.it)
September 5 - La diretta che cambiò la storia
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Giovedì 27 Marzo ore 21:00
Domenica 30 Marzo ore 21:00
Genere: Drammatico Anno: 2024 Regia: Tim Fehlbaum Attori: Peter Sarsgaard, John Magaro, Ben Chaplin, Leonie Benesch, Georgina Rich, Corey Johnson, Marcus Rutherford, Zinedine Soualem, Benjamin Walker, Daniel Betts Paese: Germania Durata: 91 min
TRAMA
"September 5 – La diretta che cambiò la storia" racconta il momento cruciale che ha trasformato per sempre il modo di fare informazione in diretta.
Ambientato durante le Olimpiadi di Monaco del 1972, il film ripercorre la trasformazione improvvisa del team di ABC Sports, passato da una tranquilla copertura sportiva alla cronaca in tempo reale del sequestro degli atleti israeliani da parte di un gruppo terroristico. Al centro della storia c’è Geoff (John Magaro), un giovane produttore deciso a farsi strada sotto la guida del leggendario Roone Arledge (Peter Sarsgaard). Con l’aiuto di Marianne (Leonie Benesch), interprete tedesca, e del suo mentore Marvin Bader (Ben Chaplin), Geoff si muove tra le sfide tecniche e le scelte morali di una diretta che ha segnato la storia della televisione.
CRITICA
Come un episodio di The Newsroom espanso e ambientato a Monaco nel 1972, per raccontare il massacro che ha sconvolto le Olimpiadi e il mondo. Sarebbe una definizione calzante, ma semplicistica per un film, September 5, che gioca con intelligenza con la ricostruzione storia, con le tematiche etiche del giornalismo, con questioni politiche sono ancora, purtroppo, di scottante attualità e - forse sopratutto - con faccende simbolico-filosofiche che, dall'atto di terrorismo, arrivano a parlare del peso e del ruolo delle immagini.
Quel che è ancora più importante, però, è che September 5 fa tutto questo rispettando le esigenze del cinema e dello spettatore: è ben scritto, ben girato e ottimamente recitato. Menzioni speciali a John Magaro e Leonie Benesch. (Federico Gironi - Comingsoon.it)
Leggere Lolita a Teheran
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Venerdì 28 Marzo ore 21:00
Cineforum '25
Genere: Drammatico Anno: 2024 Regia: Eran Riklis Attori: Golshifteh Farahani Paese: Italia, Israele Durata: 108 min
TRAMA
Nei due decenni successivi alla rivoluzione di Khomeini, mentre le strade e i campus di Teheran erano teatro di violenze tremende, Azar Nafisi ha dovuto cimentarsi in un’impresa fra le più ardue, e cioè spiegare a ragazzi e ragazze esposti in misura crescente alla catechesi islamica una delle più temibili incarnazioni dell’Occidente: la sua letteratura. Il risultato è uno dei più toccanti atti d’amore per la letteratura mai professati – e insieme una magnifica beffa giocata a chiunque tenti di interdirla.
CRITICA
I libri sono da sempre grandi nemici dei regimi tirannici, con il loro cocciuto e meraviglioso potere di aprire le menti e ridicolizzare le intolleranze. Lo conferma questa storia tanto personale da essere definita "a memoir in books", memorie attraverso i libri, quando Leggere Lolita a Teheran uscì nelle librerie vent'anni fa, diventando presto un grande successo da noi e in molta parte del mondo. Ecco ora un adattamento, coprodotto dall'Italia e diretto da un israeliano, Eran Riklis. Conferma della ricchezza di chi guarda e ascolta anche il vicino, si nutre della potenza di una storia e di un popolo che commuovono per energia e coraggio, ma anche delle tre magnifiche protagoniste, a partire da Golshifteh Farahani. (Mauro Donzelli - Comingsoon.it).
Il seme del fico sacro
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Giovedì 20 Marzo ore 21:00
Sabato 22 Marzo ore 21:00
Domenica 23 Marzo ore 18:00
Domenica 23 Marzo ore 21:00
Genere: Drammatico Anno: 2024 Regia: Mohammad Rasoulof Attori: Soheila Golestani, Missagh Zareh, Setareh Maleki, Mahsa Rostami, Niousha Akhshi, Reza Akhlaghirad, Shiva Ordooie Paese: Iran Durata: 167 min
TRAMA
Teheran. I festeggiamenti per la promozione di Iman a giudice istruttore del Tribunale della Guardia Rivoluzionaria coincidono con il movimento di protesta popolare a seguito della morte di una giovane donna. Iman è alle prese con il peso psicologico del suo nuovo ruolo. Mentre le sue figlie, Rezvan e Sana, sono scioccate e, allo stesso tempo, elettrizzate dagli eventi, la moglie Najmeh cerca di fare del suo meglio per tenere insieme la famiglia. Quando Iman scopre che la sua pistola d’ordinanza è sparita, sospetta delle tre donne. Spaventato dal rischio di rovinare la sua reputazione e di perdere il lavoro, diventa sempre più paranoico e inizia, in casa propria, un’indagine in cui vengono oltrepassati tutti confini, uno dopo l’altro…
CRITICA
Prima di tutto, Il Seme del Fico Sacro, è un ottimo esempio di cinema fra dramma e paranoia, lungo quel crinale scosceso in cui facilmente piccole situazioni apparentemente marginali possono portare una famiglia a deragliare completamente, portando con sé una figura patriarcale che evidentemente rappresenta anche il sistema di potere dei mullah, paranoico e chiuso all’esterno, lontano da ogni esigenza e richiesta di un popolo giovane e vitale, sempre più stufo di accettare imposizioni che restringono la sfera di ogni libertà, privata e ancora più pubblica. Se il nucleo di prima organizzazione di ogni società è la famiglia, Rasoulof racconta di un padre, di una madre e moglie e delle tre giovani figlie, impegnate fra scuola superiore e università. (Mauro Donzelli - Comingsoon.it)
Lea
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Venerdì 21 Marzo ore 21:00
Cineforum '25
Serata a ingresso gratuito in collaborazione con Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie
Genere: Drammatico Regia: Marco Tullio Giordana Attori: Vanessa Scalera, Linda Caridi, Alessio Praticò, Mauro Conte, Antonio Pennarella Paese: Italia Durata: 100 minuti
TRAMA
La vera storia di Lea Garofalo, la donna che seppe opporsi allo strapotere della mafia a costo di morirne, e di sua figlia Denise, minorenne all'epoca dei fatti, che testimoniò contro il padre, mandante dell'omicidio.
A Real Pain
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Giovedì 13 Marzo ore 21:00
Sabato 15 Marzo ore 21:00
Domenica 16 Marzo ore 18:00
Domenica 16 Marzo ore 21:00
Genere: Commedia, Drammatico Anno: 2024 Regia: Jesse Eisenberg Attori: Kieran Culkin, Jesse Eisenberg, Will Sharpe, Daniel Oreskes, Kurt Egyiawan, Jennifer Grey, Ellora Torchia, Liza Sadovy Paese: USA Durata: 90 min
TRAMA
I cugini David e Benji, molto diversi tra loro, si riuniscono per un viaggio in Polonia per onorare la loro amata nonna. L'avventura prende una piega inaspettata quando le vecchie tensioni tra i due riaffiorano, sullo sfondo della storia della loro famiglia.
CRITICA
Jesse Eisenberg, alla sua opera seconda, racconta la storia di due cugini che partono per un viaggio alla scoperta del dolore: della storia con la s maiuscola, della loro storia familiare e anche del loro rispettivo dolore privato e singolare. Un character study sulle nostre strategie di sopravvivenza e di difesa di fronte all’universale esperienza del dolore connaturato all’esistenza. Eisenberg si propone come una sorta di Woody Allen per millennial, più nevrotico, più ruvido e molto più pessimista; ma in mezzo c'è dell'altro, e non tutto torna. Anche perché l'impressione che, a dispetto del viaggio fisico che porta i protagonisti dagli USA alla Polonia e ritorno, quello psicologico sia decisamente meno lungo e approfondito. (Federico Gironi - Comingsoon.it)
Finalement
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Venerdì 14 Marzo ore 21:00
Cineforum 2025
Genere: Commedia, Musicale, Sentimentale Anno: 2024 Regia: Claude Lelouch Attori: Kad Merad, Sandrine Bonnaire, Françoise Fabian, Elsa Zylberstein, Victor Meutelet, Clémentine Célarié, François Morel, Michel Boujenah Paese: Francia Durata: 127 min
TRAMA
In un mondo sempre più folle, Lino, un uomo che aveva tutto, tra famiglia, successo e carriera, sente che sta perdendo l’equilibrio. Decide di lasciarsi tutto alle spalle e vagare, ricercato, per la Francia vestendo prima i panni di un prete destituito, di un regista di film per adulti, di un trombettista per rendersi conto alla fine, dopo una serie di incontri a dir poco strampalati, che tutto quello che accade nella vita è un bene.
CRITICA
Il cineasta francese si lascia andare a un bilancio a cuore aperto, nel desiderio, forse impossibile, di trovare un equilibrio tra l’amore e la libertà. E regala sorrisi e lacrime. (sentieriselvaggi.it)
Bridget Jones. Un amore di ragazzo
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Giovedì 6 Marzo ore 21:00
Sabato 8 Marzo ore 21:00
Domenica 9 Marzo ore 18:00
Domenica 9 Marzo ore 21:00
Genere: Commedia, Drammatico, Sentimentale Anno: 2025 Regia: Michael Morris Attori: Renée Zellweger, Leo Woodall, Emma Thompson, Isla Fisher, Hugh Grant, Chiwetel Ejiofor, Jim Broadbent, Shirley Henderson, Nico Parker, Sally Phillips, Celia Imrie, James Callis, Joanna Scanlan, Gemma Jones, Leila Farzad Paese: Gran Bretagna, USA Durata: 124 min
TRAMA
Bridget è di nuovo sola, rimasta vedova quattro anni prima quando Mark è stato ucciso in una missione umanitaria in Sudan.
Ora è una madre single, impegnata a crescere da sola Billy, di nove anni, e Mabel, di quattro, trovandosi in uno stato di limbo emotivo e affrontando la vita con l'aiuto dei suoi fedeli amici e persino del suo ex amante, Daniel Cleaver. Pressata dalla sua "Famiglia Urbana" - Shazzer, Jude e Tom, la sua collega di lavoro Miranda, sua madre e la sua ginecologa Dr. Rawlings - a intraprendere un nuovo percorso nella vita e nell'amore, Bridget torna a lavorare e prova persino a usare le app di incontri, dove presto viene corteggiata da un uomo più giovane e affascinante. Nel tentativo di bilanciare lavoro, famiglia e amore, Bridget affronta il giudizio delle mamme perfette a scuola, si preoccupa per Billy che soffre per l'assenza del padre e si imbatte in una serie di incontri imbarazzanti con il razionale insegnante di scienze di suo figlio.
CRITICA
Il quarto film con protagonista Bridget Jones conserva la comicità di situazione dei tre capitoli precedenti introducendo però una nota malinconica, che è esattamente quel che ci vuole per raccontare un’età e un momento della vita in cui si fanno i conti con il tempo che passa e le generazioni che si succedono. Senza il suo Marc Darcy, l’ex trentenne single e paffutella si aggrappa al suo inguaribile ottimismo e ci insegna che solo l’autoironia ci salverà. Bridget Jones: Un Amore di ragazzo ha dalla sua anche una delicatezza che ha conquistato Hugh Grant e farà commuovere il pubblico, felice di fare un salto all'indietro nel tempo e di scoprire che Bridget è rimasta una "ragazza". (Carola Proto - Comingsoon.it)
Sotto il cielo grigio
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Venerdì 7 Marzo ore 21:00
Cineforum ‘25 - A seguire incontro con Arianna Prevedello
Genere: Drammatico, Biografico Anno: 2024 Regia: Mara Tamkovich Attori: Palina Chabatarova, Valentin Novopolskij, Aliaksandra Vaitsekhovic Paese: Polonia Durata: 81 min
TRAMA
Bielorussia, 2020. Dopo le elezioni truccate da Lukašenko, si susseguono grandi manifestazioni di protesta. La giornalista anti-regime Lena trasmette in diretta la brutale repressione di una manifestazione pacifica e viene rintracciata da un drone della polizia. Nonostante ciò, continua la trasmissione e viene arrestata. Il marito di Lena, Ilya, si prepara a un’evacuazione d’emergenza all’estero, ma il regime non ha intenzione di lasciarla andare. Tratto da una storia vera.
CRITICA
Con il suo carico di impegno civile, porta con sé un soffocato dolore che sembra raccogliere l’eco di Green Border. Brava la protagonista Aliaksandra Vaitsekhovich. (sentieriselvaggi.it)
Van Gogh. Poeti e amanti
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Martedì 4 Marzo ore 21:00
Mercoledì 5 Marzo ore 21:00
La Grande Arte al Cinema
Genere: Documentario Anno: 2024 Regia: David Bickerstaff Attori: Jamie de Courcey Paese: Gran Bretagna Durata: 90 min
Diretto da David Bickerstaff, VAN GOGH. POETI E AMANTI offre l’eccezionale possibilità di visitare, grazie al cinema, la mostra della National Gallery di Londra che ha conquistato il pubblico di tutto il mondo, riscrivendo per certi versi la storia di un artista sui cui si pensava di conoscere già ogni dettaglio e permettendo ai visitatori di guardare le nuvole e i cipressi che ondeggiano al vento, fermarsi nel parco preferito da Van Gogh, il “Giardino dei Poeti”, o sotto un albero ombroso a Saint-Rémy. La mostra londinese, uno degli eventi clou del bicentenario della celebre istituzione culturale britannica, ha raccolto uno strepitoso sold out e convinto la National Gallery a proporre, per la seconda volta nella sua storia dopo quanto avvenuto per la mostra dedicata a Leonardo da Vinci, un’apertura straordinaria notturna per accogliere un maggior numero di visitatori. La combinazione tra mostra ed esperienza cinematografica celebra il genio di Van Gogh senza sfruttarne le sofferenze. Spostandosi passo dopo passo tra le sue pennellate, il regista David Bickerstaff indaga nello specifico il rapporto del pittore con la poesia e l’amore, la sua ricerca artistica instancabile, l’uso rivoluzionario del colore e il suo stile unico. Prodotto con Exhibition on Screen da Phil Grabsky, che firma anche il soggetto con il regista, il film si sofferma inoltre sui veri motivi del trasferimento di Van Gogh nel Sud della Francia e sugli esiti di una scelta che cambiò per sempre la sua vita. Oltre a offrire uno sguardo approfondito sulla salute mentale di Van Gogh, che ad Arles fu ricoverato all’Hôtel-Dieu reso immortale nei suoi dipinti, l’appuntamento al cinema mette in luce l’intelligenza acuta e la passione bruciante che alimentarono una carriera straordinaria. Come la mostra racconta, in soli due anni di permanenza tra Arles e Saint-Rémy, Van Gogh rivoluzionò il suo stile in una sinfonia di colori e texture poetiche. Si ispirò a poeti, scrittori e artisti. Quello trascorso qui fu un periodo decisivo della sua carriera, raccontata alla National Gallery in una mostra che riunisce alcuni dei dipinti più amati di Van Gogh – da “Notte stellata sul Rodano” (1888) a “La casa gialla” (1888), dai “Girasoli” (1888) a “La sedia di Van Gogh” (1889) – alcune opere raramente esposte e una selezione di straordinari disegni.
La National Gallery è uno dei musei d’arte più importanti del mondo. Fondata dal Parlamento nel 1824, ospita la collezione nazionale di dipinti della tradizione dell’Europa occidentale, dal tardo XIII secolo ai primi anni del XX secolo. La collezione include opere di Artemisia Gentileschi, Bellini, Cézanne, Degas, Leonardo, Monet, Raffaello, Rembrandt, Renoir, Rubens, Tiziano, Turner, Van Dyck, Van Gogh e Velázquez. Gli obiettivi principali della Galleria sono prendersi cura della collezione, arricchirla e garantire il miglior accesso possibile ai visitatori
Il mio giardino persiano
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Sabato 1 Marzo ore 21:00
Domenica 2 Marzo ore 18:00
Domenica 2 Marzo ore 21:00
Genere: Commedia, Drammatico Anno: 2024 Regia: Maryam Moghaddam, Behtash Sanaeeha Attori: Lili Farhadpour, Esmaeel Mehrabi, Mansoore Ilkhani, Soraya Orang, Homa Mottahedin, Sima Esmaeili Paese: Iran, Francia, Svezia Durata: 97 min
TRAMA
Il film più amato del Festival di Berlino, diretto dagli iraniani Maryam Moghaddan e Bentash Sanaeeha, arriva finalmente in sala il 23 gennaio. Un pomeriggio, dopo un pranzo con le amiche, Mahin decide di rompere la sua routine solitaria e di riaprirsi all’amore. Un incontro inaspettato si trasformerà in una serata indimenticabile e il desiderio, almeno per una notte, avrà la meglio sulle regole della vita e sulle leggi del regime iraniano.
Un nuovo, ennesimo film iraniano che racconta il disagio della società di quel paese schivando le maglie del regime. Il punto di vista è quello di una donna di 70 anni, da tempo ormai sola e abituata a vivere senza particolari emozioni e slanci sociali. A un certo punto inizia a rivendicare un risveglio, a cercare un dialogo addirittura con degli uomini, scatenando lo sdegno dei vicini bigotti. Come l'Iran di un regime che porta a rimpiangere un passato in cui la città accoglieva musica e balli, ma soprattutto la speranza di un futuro da costruire, non solo per i giovani, quelli che hanno vissuto solo l'oppressione del regime. Malinconica e garbata storia che dietro una superficie di leggerezza racconta di una società soffocata. (Mauro Donzelli - Comingsoon.it)
Vittoria
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Venerdì 28 Febbraio ore 21:00
Cineforum ‘25 - A seguire incontro con i registi
il film verrà proiettato al cinema Politeama
Dopo Butterfly e Californie, Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman continuano a espandere la loro esplorazione cinematografica di una zona (quella di Torre Annunziata), di alcuni personaggi e di un'antropologia, raccontando la storia vera di un desiderio d'adozione. Documentaristico nell'animo e in parte anche nello stile, che pure rischia di seguire troppo certe regole codificate del cinema d'autore festivaliero contemporaneo, Vittoria è un film tutto basato sulla preparazione di un finale che regala non solo emozione e commozione in maniera potente e sincera, ma senso a tutto quel che veniva prima, legando la struttura a un'idea latente (ma evidente) di predestinazione. (Federico Gironi - Comingsoon.it)
Becoming Led Zeppelin
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Giovedì 27 Febbraio ore 21:00
Sabato 1 Marzo ore 18:00
Lunedì 03 Marzo ore 21:00
biglietto unico 13 euro - ridotto 10 euro per prenotati alla mail info@cinemamarconi.com (prenotazione deve essere fatta entro le ore 12.00 del giorno di proiezione)
SCHEDA
A 12 anni dal successo nelle sale di tutto il mondo di “Celebration Day” che aveva raccolto oltre 50.000 spettatori solo in Italia, arriva nei cinema italiani solo dal 27 febbraio al 5 marzo Becoming Led Zeppelin.
Diretto da Bernard MacMahon (American Epic) e co-sceneggiato e prodotto da Allison McGourty, Becoming Led Zeppelin è il primo film ufficialmente autorizzato sul gruppo e ripercorre la storia creativa, musicale e personale dei Led Zeppelin, raccontata attraverso le stesse parole della band. Il film concerto svela anche un’enorme quantità di filmati rari e inediti sulle performance del gruppo: il risultato è un’esperienza musicale viscerale, che trasporterà gli spettatori nelle sale da concerto dei primi tour, accompagnati da commenti intimi ed esclusivi della band, notoriamente riservata. Becoming Led Zeppelin è un film che ha rischiato di non essere realizzato: i registi hanno dovuto affrontare sfide epiche, tra cui il fatto che non esisteva quasi nessun filmato del primo periodo del gruppo. MacMahon e McGourty si sono imbarcati in una ricerca “investigativa” globale per recuperare i materiali necessari a illustrare la storia dei Led Zeppelin.
Dalla sua nascita, l’ascesa alla celebrità della band fu rapidissima e praticamente non documentata. Grazie all’accesso esclusivo al gruppo e ai suoi archivi personali, al pieno sostegno della band e alla disponibilità di filmati mai visti prima, Becoming Led Zeppelin immerge gli spettatori nelle immagini e nei suoni degli esordi per un’esperienza che, più di ogni altra, si avvicina alla partecipazione a un concerto live. Perché prima di Starway to Heaven, della chitarra Dragon e dei dischi d’oro, c’erano semplicemente quattro artisti e il loro amore per la musica. Becoming Led Zeppelin ci svela i loro percorsi individuali mentre si muovono sulla scena musicale degli anni Sessanta, finché nell’estate del 1968 si incontrano per provare insieme e le loro vite cambiano per sempre. I quattro percorsi si fondono in uno quando partono alla conquista dell’America in un giro sulle montagne russe che culmina nel 1970, nel momento in cui diventano la band numero uno al mondo.
Racconta il regista Bernard MacMahon “Con Becoming Led Zeppelin il mio obiettivo era quello di fare un nuovo tipo di film, un documentario che somigliasse a un musical. Volevo intrecciare le quattro diverse storie dei membri del gruppo prima e dopo la formazione della band, facendo raccontare ampie parti della loro storia solo dalla musica e dalle immagini, in modo da legare le canzoni ai luoghi in cui furono create e agli eventi che le ispirarono. Ho usato solo pellicole e negativi originali, con oltre 70.000 fotogrammi restaurati manualmente, e ho ideato delle sequenze di fantasia, ispirate a Singin’ In The Rain, sovrapponendo filmati inediti di esibizioni dal vivo a fotomontaggi di poster, biglietti e viaggi, per ricreare visivamente il senso di frenesia dei loro esordi”.
Itaca. Il ritorno
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Giovedì 20 Febbraio ore 21:00
Sabato 22 Febbraio ore 21:00
Domenica 23 Febbraio ore 18:00
Domenica 23 Febbraio ore 21:00
Genere: Drammatico Anno: 2024 Regia: Uberto Pasolini Attori: Ralph Fiennes, Juliette Binoche, Charlie Plummer, Marwan Kenzari, Claudio Santamaria, Ángela Molina, Amir Wilson, Jaz Hutchins, Chris Corrigan, Aaron Cobham, Amesh Edireweera, Tom Rhys Harries, Moe Bar-El, Hugh Quarshie Paese: Italia, Gran Bretagna Durata: 116 min
TRAMA
Un'Odissea dello spirito, senza viaggi, senza mostri, senza dei. Solo un uomo sfinito che torna a casa dopo anni di lontananza, una moglie tenace che lotta per mantenere la fede in un suo inatteso ritorno e il viaggio di un figlio verso l’età adulta, diviso tra l’amore per sua madre e il peso del mito di suo padre. Una famiglia separata dal tempo e dalla guerra, riunita dall’amore, dal senso di colpa e dalla violenza.
CRITICA
Concentrandosi soltanto sul momento del ritorno nell'amata Itaca, come dichiara il titolo, il film diretto da Uberto Pasolini è un rispettoso tributo all'opera di Omero. Il regista tratta l'Odissea nel modo più classico possibile, con essenzialità scenografica e completa dedizione ai suoi attori. Itaca - Il ritorno è un film sul talento dei propri interpreti, su tutti l'immenso Ralph Fiennes che, nel ruolo di Odisseo/Ulisse, lascia esprimere anche il proprio corpo, stanco, nudo e nodoso come ci si aspetterebbe di vedere da chi ha vissuto vent'anni di avventure fantastiche per il Mediterraneo. Ma lasciando fuori dal suo adattamento Ciclopi, Lestrigoni e Sirene, Pasolini mette a fuoco il dramma di un uomo eroso da senso di colpa e spaesamento, schiacciato dalle responsabilità di Re e Uomo che ha abbandonato terra, sudditi e moglie (e cane). Come da consuetudine per i film ambientati in un lontano passato imperialista, anche Itaca - Il ritorno è recitato in inglese britannico. Il lavoro degli attori è particolarmente apprezzabile anche sotto questo aspetto, in particolare per chi anglofono non è, come Juliette Binoche e Claudio Santamaria, rispettivamente Penelope e Eumeo. (Antonio Bracco - Comingsoon.it)